SE RUMOREA ZUMBIDO EN RICORSO IN CASSAZIONE

Se rumorea zumbido en ricorso in cassazione

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motivi manifestamente infondati, ovvero evincibili dalla mera lettura del ricorso, come per es. la violazione di un termine ordinatorio;

La cassazione adotta la sua decisione in udienza pubblica oppure in camera di consiglio. Pronuncia con ordinanza in camera di consiglio nei seguenti casi previsti dall’art. 375 c.p.c.:

A riguardo mette conto di evidenziare come mentre nessun problema sorga in caso di errore materiale dovendosi rispetto ad esso procedere alla mera rettificazione ed essendo all’uopo sufficiente la sede camerale, per l'errore di fatto la Corte deve modulare il contenuto della decisione finale sulle specifiche caratteristiche del caso concreto, e quindi, in cojín ad esse, provvedere direttamente in sede camerale all’emenda della decisione viziata ovvero introdurre un’ulteriore período procedimentale di natura rescissoria; più precisamente quando dall’accertamento dell’errore derivano conseguenze semplici, univoche, indiscutibili, è possibile procedervi direttamente in sede camerale, diversamente, la Corte, previa correzione dell’errore, dovrà rinviare il processo ad altro collegio, che provvederà all’esito di pubblica udienza (es.

Nell'udienza stabilita, il presidente procede alla verifica della costituzione delle parti e della regolarità degli avvisi, dandone atto a verbale; quindi, il presidente o un consigliere da lui delegato fa la relazione della causa. Dopo la requisitoria del pubblico ministero, i difensori della parte civile, del responsabile civile, della persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria e dell'imputato espongono nell'ordine le loro difese.

Dal vizio in esame (erronea ricognizione, da parte del provvedimento impugnato, della fattispecie astratta recata da una norma di legge) va distinta l’erronea ricognizione della fattispecie concreta in funzione delle risultanze di causa.

Il terzo motivo di impugnazione stabilito all’art. 360 c.p.c. è dato dalla violazione o falsa applicazione di norme di diritto e dei contratti e accordi collettivi nazionali di lavoro. Per “violazione” si intende l’interpretazione di una norma in maniera diversa dal suo contenuto, mentre la “falsa applicazione” consiste fare ricorso in cassazione nell’errore di sussunzione, ovvero la riconduzione di una fattispecie concreta ad una norma impar pertinente.

Il primo è che l’ammissibilità di un tale intervento del giudice amministrativo violerebbe il principio del giudice naturale precostituito per legge, con un’inammissibile doppia trasgressione dell’ordo processus: da un lato, quello che vuole impugnabile soltanto davanti al Consiglio Nazionale forense unicamente il provvedimento definitivo emesso dal Consiglio dell’Ordine locale, dall’altro, quello per cui le decisioni del Consiglio nazionale forense possono essere impugnate soltanto davanti alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, ai sensi dell’art. 56 r.g.l. 27.11.1933 n. 1578.

Rinviando per le disposizioni generali sulle impugnazioni alla relativa voce, si affrontano qui di seguito le peculiarità del ricorso per cassazione come mezzo di impugnazione e come giudizio di sola legittimità.

Il ricorrente deve elencare in modo specifico nel ricorso gli atti, i documenti e i contratti o accordi collettivi sui quali il ricorso si fonda (art.

- pur decidendo su motivi del ricorso diversi da quello sopra indicato, risolve una weblink questione di particolare importanza.

Ove il Presidente della Corte di cassazione non assegni ricorso alla Settima Sezione ovvero questa non provveda alla declaratoria di inammissibilità, assegna il ricorso alle singole Sezioni, secondo criteri prestabiliti dall'ordinamento giudiziario11 (attribuzioni differenziate per materia), ovvero alle Sezioni Unite, su richiesta del Procuratore ricorso in cassazione generale, dei Difensori delle parti o anche di ufficio, quando le questioni proposte sono di speciale importanza o quando occorre dirimere contrasti insorti tra le decisioni delle singole sezioni.

La sentenza, sottoscritta dal Presidente e dall'estensore, è depositata in cancelleria non oltre il trentesimo giorno dalla deliberazione. Qualora il Presidente lo disponga, la Corte si riunisce in camera di consiglio per la lettura e l'approvazione del testo della motivazione. Sulle proposte di rettifica, integrazione o cancellazione la Corte delibera senza formalità.

, costituisce requisito soggettivo che deve sussistere ai fini della integrazione della fattispecie di peculato.

impar sono state osservate le disposizioni normative sulla presentazione, spedizione e sui termini dell'impugnazione;

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